giovedì 24 dicembre 2015

Natale 2015

Vorrei augurare buone feste e buon anno nuovo a tutti i Musicisti.
Tutti quelli che fanno i musicisti di professione e che lottano tutti i giorni, con un pensiero particolare ai giovani musicisti e alla loro difficoltà di riuscire persino a comprare a rate qualcosa visto il mestiere che hanno scelto, e a quelli non più giovani, colpevoli del massimo reato nel mondo dello spettacolo.. invecchiare. 
Ci meritiamo un brindisi, una pacca sulla spalla perché abbiamo un amore tale per la Musica che trascende ogni difficoltà e ragionevole dubbio. 
Viviamo continuando ad ascoltare i nostri eroi con la stessa gioia.. continuiamo ad ascoltare i nostri dischi preferiti all’infinito o siamo sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e mai sentito che ci mostri la via. Continuiamo ad esaltarci per qualche strumento mai provato o per un concerto mai visto.
Per non parlare del cammino personale.. “si va beh.. ieri non ho suonato male.. però Gadd.. però Miles..però Jaco.. però Jarrett.. però Aretha.. però il mio amico.. insomma però quasi tutti a parte me..
in questo mare di bollette e scadenze e dubbi basta però una jam session qualsiasi per vedere tutti con il sorriso… quello vero.
Vorrei che non ci dimenticassimo mai il privilegio che abbiamo ad avere questo rapporto con la Musica. La Musica è come il Mare. C’è chi si accontenta di guardarlo dalla spiaggia, chi nuota in superficie e chi va in profondità e scopre un mondo meraviglioso..rendiamoci sempre conto di questo potere di gioia che abbiamo. Per molti la Musica è in bianco e nero ma noi possiamo vedere e gioire di tutti i suoi meravigliosi colori.
E’ una vita difficile e anche le carriere più riuscite sono in balia della “Sindrome Da Montagne Russe”. 
La Musica è uscita dai grandi numeri del Business economico e quindi chi lavora in questo campo lotta tutto il giorno.. e lotta per le briciole, forse diventerà economicamente un settore come l’ antiquariato ma non importa.. è la nostra grande passione, è la nostra vita e non possiamo farci niente.
La Musica è una necessità che l’uomo ha avuto da sempre. Prima di dischi, strumenti, classifiche ecc. l’uomo ha cercato un linguaggio per parlare con le stelle, con i defunti e con la propria anima….ed è nata la Musica.
Insegniamo ai ragazzi il potere meraviglioso della Musica e cerchiamo di non confonderla con i problemi del quotidiano e della fatica della professione Musica.
In conclusione… sentiamoci privilegiati per il nostro rapporto diretto con la Musica, e per la voglia che continuiamo ad avere sempre e comunque.
Ci meritiamo Buone Feste.. Ci meritiamo Buon Anno..
Alziamo i calici e brindiamo a noi e alla nostra vita complicata e piena di dubbi ma ricordandoci sempre che ogni volta che ci tuffiamo e nuotiamo nella profondità della Musica… ne è valsa la pena. 

venerdì 30 marzo 2012

...Caro amico ti scrivo.

Praticamente ho passato giovedì 1 Marzo 2012 a leggere continuamente i giornali online, tra l’incredulità e la speranza di aver capito male, sommerso da ricordi bellissimi e grande tristezza.
Lucio per me non è stato solo una collaborazione professionale come tante, è stato un punto di riferimento, un punto d'arrivo ed una partenza. Credo che in questo caso le parole fortuna e onore siano perfette per definire l’opportunità di aver potuto lavorare con lui.
Ho iniziato a collaborare con Dalla nel 1996 per la promozione mondiale di Canzone. Il link è stato Ricky Portera con il quale suonavo da anni. A fine 1999 sono entrato nella band, per vari anni in pianta stabile e poi a fasi alterne. Con lui ho registrato 2 dischi, fatto la trasmissione “La Bella & La Bestia” con Sabrina Ferilli, vari tour e viaggi in tutto il mondo. Praticamente tutta la mia carriera è iniziata con lui, ho passato anni bellissimi. Quando ho registrato i dischi sono stato a casa sua alle Tremiti anche un mese di fila, abbiamo parlato tanto e ho ricordi sparsi veramente belli. Artisticamente forse la cosa che ho imparato da lui è stato il gusto della contaminazione estrema e la non ostentazione intellettuale in arte. Lucio era un uomo di grande cultura, leggeva tantissimo, conosceva il cinema e l’arte ma odiava che in musica si ostentasse la conoscenza o si facessero esercizi di stile. Il suo credo era la contaminazione ed il gioco con tutti i linguaggi. Se un brano prendeva una connotazione funky la voce successiva non erano i fiati, scelta filologicamente ovvia, ma una frase d’archi che sembrava uscita dalla colonna sonora di un film di Fellini o un tema di mandolini nella miglior tradizione napoletana. Ad un certo punto ho smesso una collaborazione stabile solo perché suonavo sempre di più con PFM e per seguire altre strade, ma abbiamo continuato a sentirci. Sicuramente aveva un forte personalità e qualcuno negli anni può aver avuto scontri con lui, ma se devo giudicare la mia esperienza personale, è stata ottima. Se lavoravi con lui ti faceva sentire della famiglia, ti ospitava a casa sua, in tour organizzava gita a vedere musei, chiese ecc.
Durante un suo tour sono finito all’ospedale per una mese per una questione alla fine stupida ma prima di capirlo varie ipotesi anche pesanti, erano aperte. Si teneva in contatto costante con i medici, aveva scoperto di conoscere il primario del reparto e mi telefonava tutte le settimane. Quando morì mio padre, cinque minuti dopo aver comunicato la notizia ad uno del suo staff mi chiamò per sapere come stavo e per condividere con me la sua convinzione che la morte fosse solo la fine del primo tempo.
Era molto spontaneo, nel 2009, non stavo più suonando con lui da anni, ero a Sanremo con Dolcenera. Passeggiando per Sanremo lo vedo che sta facendo un intervista in un ristorante, mi vede, si alza, mi viene incontro mi abbraccia e mi dice “Robby, ti ho visto ieri sera, bravo, un groove bestiale.” Non ero lì a suonare con lui, in quel momento non ero roba sua come molti cantanti considerano i musicisti, eravamo due persone e senza problemi di “classi” è saltato in piedi per dirmi che gli era piaciuto come avevo suonato la sera prima. Dalla non se l’è mai “tirata”, poteva pranzare con un premio Oscar e un’ ora dopo essere a parlare con un pescatore semianalfabeta ma del quale rispettava la sapiente esperienza di vita. Amava la gente e la gente lo amava perché percepiva questa sincerità e infatti al suo funerale c’erano 50.000 persone a salutarlo.
Aveva un talento enorme. Vocalmente e ritmicamente era sempre una spanna sopra a tutti ed aveva un istinto allo spettacolo ed alla musica eccezionale. Fare un disco o le prove con lui era sempre una master class di creatività.
Se De Andrè è considerato il poeta della canzone italiana forse Dalla è il surrealista.
Parafrasando un celebre passo di Nuvolari: “Tre piu' tre per lui faceva sempre sette” 
I ricordi più belli e personali sono legati a chiacchierate fatte riguardanti gli argomenti più disparati. Una volta gli chiesi: “ma tu preferiresti andartene in un giorno di sole o di pioggia?”
Lui mi rispose “ un giorno di sole, per ricordarmi che sto andando via da un posto bello per andare in un posto ancora più bello.”
Giovedì 1 Marzo 2012, a Montreux c’era un sole bellissimo.

Intervista su Accordo.it Ritmi



Per chi fosse interessato Gabrile Bianco mi ha fatto una bella intervista per il sito Accordo.it Ritmi
ecco il link
http://ritmi.accordo.it/articles/2012/03/63945/intervista-a-roberto-gualdi.html

domenica 12 febbraio 2012

...TheThird Cage

In questi giorni esce The Third Cage, terzo cd della coppia Dario Mollo e Tony Martin, e di cui ho registrato le batterie.
Tony  Martin è l'ex cantante dei Black Sabbath e in questo disco ha cantato benissimo e scritto grandi melodie. Che dire di Dario Mollo... Dom Lawson di Metal Hammer UK lo ha definito Guitar Genius, oltre a recensire il disco e la produzione in maniera fantastica.... Dario però non è solo un chitarrista, oltre che essere un mio caro amico e fratello ha scritto i brani, registrato, suonato la chitarra, il basso, le tastiere, mixato e masterizzato il tutto..
per fortuna non ha ancora imparato a suonare la batteria.
I suoni di batteria spaccano... e pensate un pò...il tutto senza trigger e campionamenti...
Lavorare in studio con Dario mi piace molto, è metodico e preciso. Le batterie nei suoi provini sono programmate con grande cura e spesso il suo "non essere batterista" determina la scrittura di ritmiche interessanti. Ci conosciamo da anni ed oramai il nostro modus operandi è rodato. Partiamo dal suo provino ed il mio compito è di rendere "umano" il tutto e di proporre eventuali soluzioni alternative, sia dal punto di vista timbrico, sia come fill o groove. Le batterie dei provini sono decisamente Metal e Dario apprezza il fatto che, non essendo io un batterista propriamente metal, proponga ghost notes, accenti, piattini e contaminazioni varie..
prossimo obbiettivo portare tutto live
Proud to be In...and check the video http://www.youtube.com/watch?v=4y83C_DX81E

Roberto

venerdì 20 gennaio 2012

Giuseppe Girolamo

Questo e' il primo blog che scrivo e voglio dedicarlo al collega Giuseppe Girolamo.
Giuseppe e' il batterista imbarcato sulla Concordia e di cui non si hanno piu' notizie.
Mentre il responsabile del disastro pensava a salvarsi Giuseppe lasciava il suo posto sulla scialuppa di salvataggio ad un bambino...
Sarebbe bello vederti all'annuale cena dei batteristi.

Roberto